Filtro abitacolo: cos’è e quando sostituirlo

Il filtro abitacolo, chiamato comunemente filtro antipolline, può davvero cambiare la qualità dell’aria che respiriamo all’interno della nostra autovettura, soprattutto per chi soffre di allergie primaverili.

Questo piccolo componente dell’auto viene spesso trascurato nonostante la sua grande importanza. Funziona come un vero e proprio schermo protettivo, il suo compito è infatti quello di filtrare l’aria che entra dai condotti di aerazione, purificandola dai gas di scarico, polveri, cattivi odori e sporco proveniente dalla strada. Previene l’appannamento dei vetri e preserva la funzionalità dell’impianto di condizionamento e riscaldamento dell’auto. Non solo, depura l’aria anche dall’eventuale presenza di pollini e spore nell’aria… insomma un elemento essenziale per la nostra macchina!

Quando bisogna cambiare il filtro abitacolo?

Affinché faccia bene il suo dovere, il filtro abitacolo deve essere cambiato ad intervalli regolari, solitamente una volta all’anno o circa ogni 12.000 chilometri.

Naturalmente ci sono diversi segnali che indicano il momento in cui questi filtri andrebbero sostituiti. 

In primis i vetri tendono ad appannarsi più spesso, a causa di una condensa anomala e frequente. La ventilazione dell’auto risulta più debole del normale ed aumentano i cattivi odori provenienti dal climatizzatore.

Se verificate almeno una delle problematiche descritte, fate controllare il filtro abitacolo dalla vostra officina di fiducia.

In caso di sostituzione potrete scegliere essenzialmente tra due tipi di filtri:

  • I filtri in carta: più economici ma anche i meno efficaci perché trattengono solo una parte delle polveri e dei pollini trasportati dall’aria;
  • I filtri ai carboni attivi: più costosi dei primi ma hanno la capacità di catturare anche i gas di scarico nocivi per la salute tra cui l’ossido di carbonio, gli ossidi di azoto e i metalli pesanti come il benzene e il cromo;
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